AL DI LA’ DELLE NUVOLE…. ;-)

“Ma noi sappiamo che sotto l’immagine rivelata ce n’é un’altra più fedele alla realtà, e sotto quest’altra un’altra ancora, e di nuovo un’altra sotto quest’ultima, fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai.”
Michelangelo Antonioni

Senza paura di affermare un paradosso, posso dire di essermi a tratti spazientito durante la proiezione di “Al di là delle nuvole”, ed allo stesso tempo di avere amato questo film profondamente. O forse più precisamente credo di amare con tutto me stesso Antonioni ed il suo cinema.
Antonioni ci mette sempre alla prova. Come i grandi poeti, penso specificatamente ad Eliot, egli pone lo spettatore e in particolar modo lo spettatore critico, di fronte ai limiti della propria intelligenza, i quali sono spesso l’effetto di una cultura che pone sopra ogni altra qualità quella della comprensione celebrale, di un eccessivo intellettualismo che altro non è che il letargo di altre e superiori forme di comprensione, di intelligenza appunto. Non a caso, Tonino Guerra dice che in questo film c’è “un soffio orientale”.
Dunque penso che i film di Antonioni non vadano capiti. Alcune cose non si possono capire, non si può in tutta onestà tirare delle somme, costruire delle equazioni. Quello che si può fare, quello che Antonioni stesso ci invita a fare è di sentire, di ascoltare, di comprendere nel silenzio della nostra mente. E se si riesce ad acquietare quella parte di noi che vuole sempre capire, se si riesce a vincere la paura di essere passivi, e dunque si accetta di essere contemplativi, vedere un film di Antonioni, può diventare un’esperienza spirituale, può lasciare un solco nel nostro percorso.
Quello che emerge dalle immagini che Antonioni tratta come un pittore astratto, è l’essenza di un sentimento. Non vi è alcun tipo di considerazione psicologica dei personaggi, le cose accadono, irrealisticamente, senza un senso drammaturgico apparente. Non c’è spiegazione dei perché. Non c’è un senso. Osservi una scena d’amore nella quale tutto quello che succede non ha nulla o poco a che fare con la realtà, ma quello che senti è l’esatta sensazione dell’amore, l’essenza stessa dell’amore. Come dice Tonino Guerra: “Michelangelo è sempre a un metro sopra della realtà.”

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