A TUTTI I PAPA’ CHE VIVONO LONTANI DAI PROPRI FIGLI

Questo insieme di pensieri che alcuni amici chiamano sito, altri blog, nacque in un momento particolarmente doloroso e difficile della mia vita.

La mattina del 4 settembre 2006, infatti, mio figlio e mia moglie si volatilizzarono nel nulla. Improvvisamente, inspiegabilmente, lasciando aperte mille ipotesi: le più tragiche, come quelle di un incidente, qualcosa di terribile insomma. Fortunatamente la ricerca negli ospedali di Firenze non ebbe alcun riscontro ma col giungere della notte ormai si parlava di persone scomparsa e la vicenda si faceva sempre più carica di mistero e sgomento.

Servirono ben 8 giorni perché il “caso” volesse che ritrovassi nel centro di Firenze, davanti l’ingresso della Questura fiorentina, mio figlio e mia moglie. Da lì, ebbe poi inizio l’assurda, incredibile vicenda narrata e “gridata” all’interno delle pagine di questo spazio web connotato dal nome e cognome di chi scrive…. (ehmmm…. mi chiamo gianni furlanetto)

Poi, pian piano, il passare dei giorni, dei mesi, degli anni, mutò l’iniziale disperazione in rabbia e tenacia profonde, le stesse che sempre ritengo importante poter provare di fronte ad una vera ingiustizia. Infatti….

Mio figlio rapito da mia moglie… mia moglie rapita da qualcosa di più grande di lei.

Qualcosa che a distanza di mesi e anni non riesco ancora ad individuare con precisione; sicuramente qualcosa o qualcuno di cui ella si è fidata ciecamente, spinta, con tutta probabilità, da un disagio psichico a cui da sola non riusciva a dare risposta. Rapita, questo in più certa ipotesi, da faccendieri e professionisti assetati di denaro, strappata via da ideologie aberranti delle quali storie come questa raccontano l’abominevole potere lacerante la vita di innocenti fanciulli.

Sono in tanti a guadagnare dalle tragedie che triturano il cuore dei bambini. A seguito di quella scomparsa…. un numero di denunce destinato inevitabilmente a crescere.

La progressiva presa di coscienza che qualcosa di orribile aveva inghiottito e sta tuttora inghiottendo sentimenti, buon senso… ragionevolezza….

Non sono l’unico padre e nemmeno l’unico genitore a vivere situazioni come questa. Ci sono tanti uomini che, a causa di una logica folle, che coinvolge un intero sistema che dovrebbe tutelare gli affetti e invece li distrugge, hanno perso ogni contatto con i propri figli. Casi nei quali si mostra tutta la paradossalità della nostra cultura, una cultura che vive nella logica di identificare nelle separazioni e nel conflitto la soluzione ai conflitti e alle separazioni.

La maggior parte di quanto sta scritto in queste pagine chiama le Autorità, l’Autorità Giudiziaria in particolare, ma anche e soprattutto la coscienza popolare ad indignarsi e ad indagare sull’operato di associazioni – le più disparate – che sono veri e propri centri di potere in cui la parola denaro sostituisce in modo totalizzante qualsiasi principio di etica condivisibile.

Ciò che, nonostante la stanchezza, mi convince ad insistere in questa battaglia contro “il drago del male” è l’amore che nutro per mio figlio e che è grande in maniera inimmaginabile… così come grande è quello di tanti altri genitori costretti a vivere analoghe vicende.. E’ il ricordo delle parole di Kennedy: “prima di chiedere cosa può fare il Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”… E’ il senso che sta in poche parole: “chi ha vissuto solo per sé, ha sprecato una vita…”

A tutti i papà che dovessero trovarsi a vivere vicende analoghe alla mia, un solo accorato appello: non arrendetevi, non lasciate che qualcuno impedisca a voi di compiere il vostro diritto-dovere di essere padre. Non fatelo per nessuna ragione!

In Italia ci sono importanti associazioni nate proprio per dare aiuto e supporto a casi come questi, come il mio, come il vostro. Ci sono insomma persone preparate e pronte ad ascoltarvi e a dare una mano, ad indicare concretamente una strada perché la bieca cultura di morte da cui nascono certe ideologie e le loro drammatiche manifestazioni sociali non abbiano a prevalere su quell’archetipo “principio” che vuole un figlio poter crescere insieme ai genitori dai quali ha tratto la propria esistenza. (Elenco Associazioni)

Firenze, 04 maggio 2007 – Gianni Furlanetto

6 commenti

  • Marco Ferrarelli

    Ciao Gianni……..Ho letto solo ora la tua storia e sento dentro di me tutto il tuo dolore…lo sento e lo capisco perchè ho avuto il tuo stesso identico problema, ossia vedere nel giro di 24 ore distrutta la propria esistenza e la propria posizione di Padre…Anche io ancora oggi non mi riesco a spiegare di come sia potuto succedere tutto questo e di come la madre di mio figlio sia potuta arrivare a tanto…ma come te so benissimo che cani e porci senza scrupoli hanno approfittato di una sua mancanza psicologica perchè è fragile e non sviluppata normalmente in quanto lei stessa da bambina ha subito la stessa violenza da parte della madre e gli è stata privata e negata per sempre la figura paterna….si, questi maledetti porci hanno abusato della situazione per il loro avido sporco interesse in tutti i sensi…..Mai smetterò di lottare per mio figlio e mai smetterò di denunciare anche coloro che appartengono alle istituzioni o i vari Carabinieri e Poliziotti implicati in questa situazione di cui hanno approfittato ed abusato…..Ti sono vicino…Noi Padri veri non molleremo mai perchè abbiamo una missione, quella di salvare i nostri figli, quella di salvare il futuro delle future generazioni….Ciao Gianni, Marco

  • Diego

    Caro Marco, sono un padre come te e Gianni, le sue parole mi hanno colpito nel cuore. Non conosco i dettagli della tua storia, però anche se io faccio parte di quelle istituzioni che hai menzionato, non posso violare la Legge. La penso come voi, avvocati e persone esterne al nucleo familiare si comportano da avvoltoi, “consigliano” un modus operandi già collaudato: denunce, maltrammenti e altre bugie per ottenere un”prezzo più alto”. E’ per questo che ammiro Gianni Furlanetto per la battaglia che ci deve coinvolgere tutti : BIGENITORIALISMO!! … E basta con le discriminazioni, la Legge deve prevedere delle decisioni oggettive e non “suggerite” !! Stiamo parlando della vita non solo dei genitori, ma quella di angioletti ancora non preparati a dolori così immani. …. …. Ciao Diego

  • artemio

    obsession eh?

  • Penso di sì, anche se non ritengo sia solamente qualcosa di “esattamente” negativo. E’ una sorta di spinta interiore che regala squarci di azzurro spostati in avanti nel tempo. Qualcosa che da forza.

    In genere non rispondo ai commenti anonimi come questo. Se lo faccio è proprio perché mi si da la possibilità di precisare che questa tenacia nel denunciare abusi e soprusi ritengo possa essere comune a tutti coloro che si sono sentiti accusati ingiustamente e che in quello stato di profonda sofferenza hanno acquisito una consapevolezza non proprio comune e profonda di sé stessi e del senso della loro vita.

    Si tratta di un esercito silenzioso, numericamente sconosciuto nelle sue reali dimensioni. Un esercito che ha al suo interno risorse in grado di far fronte a qualsiasi situazioni si renda necessario affrontare. Sottovalutare queste “truppe” che pian piano si sustanziano nel corso della storia, ritengo sia stato e sia sempre l’errore più grande di chi, con cinismo e malcelato egoismo, pensa di poter vivere sulla pelle di altri.

    Viene infatti il momento in cui l’energia accumulata è tale per cui niente e nessuno riuscirà ad opporsi all’alba di un nuovo periodo storico.
    E viene pure il momento in cui qualcuno deve ammettere di aver sbagliato i propri calcoli.
    Premio di consolazione per tutti: ESPERIENZA DOCET!

    Firmati e fermati! Mettici la faccia se credi in quel che dici e fai.
    Ciao

  • pietro

    è assurdo…. non ho parole…. a tutti capita la stessa sorte… io sono stato mortificato come e uomo e come padre da febbraio 2007 a oggi sono riuscito a vedere mio figlio se non 3 4 volte… le istituzione non aiutano me ma soprattutto non aiutano mio figlio a vedersi legittimato il padre….
    stenderei un velo pietoso sugli assistenti sociali… veramente bravi…. ma a mio avviso inutili… spero che un giorno il legislatore metta mano mandando a casa tutta sta gente….
    tante mamme hanno la consapevolezza di poter fare quello che vogliono … tanto è logico (secondo loro) che mio figlio resta assegnato a me….
    fino a quando nella mente di tante donne resta questa consapevolezza noi papà bistrattati non abbiamo speranza… è la giurisprudenza e l’ opinione pubblica che deve cambiare… ieri era san giovanni… neanche gli auguri di buon onomastico ho potuto fare a mio figlio….
    sono senza parole….

  • maurizio manca

    la cattiveria delle madri che odiano i loro ex mariti porta a fare delle cose abberranti..e nessuno ci aiuta…io non vedo la mia amata figlia da novebre 2006 ..e nessuno fa’ nulla…ho provvato di tutto…nessuno fa’ nulla ! Non pensano come una figlia possa avere necessita’ del papa’…pensano solo a tutelare le madri…non i figli…Maledetta giustizia italiana….

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