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Domicilio di mio figlio e mia moglie
secondo relazione Questura FI

Lettera al Sindaco e Assessori
del 12/11/2006

Allegato N. 1
 Lettera al Sindaco

Allegato N. 2
Lettera al Sindaco

Ricevuta Racc.
Sindaco ed Assessori

Auguri di Buon
Compleanno... K.!

Il Presidente di GE.SE.F. scrive
al Sindaco di Firenze e Autorità

Attestati AR Lettere Sindaco
e Assessori del 12/11/2006 

Lettera al Sindaco di Firenze di
Vittorio Apolloni di falsiabusi.it

Ordinanza del TdM

La madre malevola

Comitato di Redazione

Dove si nasconde la violenza delle donne
da http://www.gesef.it

Lo "Strano" silenzio del Comune
di Firenze sul caso Furlanetto

Convenzione Comune di Firenze Asso-
ciazione Artemisia circa 250 mila euro.

Legge N. 54/2006

Nicola e Luca De Martino

Un caso analogo...
ancora Artemisia...

Nel segno del Padre
 Da Pagine70.com - di G. Giordano

Quell'avventuriero silenzioso
oggi padre cacciato

Campagna FIOCCO BLU

La condotta criminosa
di Artemisa e Differenza Donna

Appello Pontefice

Il circuito del denaro
in "assenza" di "conflitto di interesse"

I reati di cui dovrà rendere conto
l'Associazione Artemisia di Firenze

Blog di Beppe Brillo
Bambini Fantasma

Dal Codice Penale
dei delitti contro l'A.G.

L'Associazione Artemisia
di Firenze teme la verità

Associazione a delinquere

Daddy's Pride

Il rischio della sottrazione
internazionale denunciato presso
la Polaria di Roma Fiumicino

La psicologa BACCINI e l'operatrice della Asl Toscana IULIANO Maria Rosa violano la privicy e il segreto d'ufficio.

LETTERA APERTA
ALLE ISTITUZIONI

LETTERA APERTA AL
PRESIDENTE NAPOLITANO

CASI DI FALSE ACCUSE:
GLI IMPERDONABILI E IMPUNITI ABUSI
DELL'ASSOCIAZIONE ARTEMISIA

FORUM

In molti si chiederanno il significato di queste pagine…: a loro rispondo che sono nate in giorni di disperazione e di assoluto sgomento come unica possibile risposta a quanto stava accadendo di fronte ai miei occhi attoniti: l'improvvisa scomparsa di mia moglie e mio figlio di appena 21 mesi. Mio figlio rapito da mia moglie... mia moglie rapita da qualcosa di più grande di lei. Qualcosa che a distanza di mesi non riesco ancora ad individuare con precisione; sicuramente qualcosa o qualcuno di cui ella si è affidata ciecamente spinta, con tutta probabilità, da un disagio psichico a cui da sola non riusciva a dare risposta. Rapita, questo in più certa ipotesi, da faccendieri e professionisti assetati di denaro, strappata via da ideologie aberranti delle quali storie come questa raccontano l'abominevole potere lacerante la vita di innocenti fanciulli. Sono in tanti a guadagnare dalle tragedie che triturano il cuore dei bambini.  A seguito di quella scomparsa…. un numero di denunce destinato inevitabilmente a crescere. La progressiva presa di coscienza che qualcosa di orribile aveva inghiottito e sta tuttora inghiottendo sentimenti, buon senso… ragionevolezza…. Ieri… 3/05/2007 chi scrive è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti familiari e lesioni personali. Inutile dire che lo scrivente si dichiara assolutamente innocente… Non serve…. in fondo non è nemmeno la cosa più importante di tutta questa vicenda. Molto più importante è prendere atto di quanto è accaduto e sta accadendo…. Arrabbiarsi… sdegnarsi… fare qualcosa perché ciò non abbia a ripetersi nei giorni a venire. Non sono l'unico padre e nemmeno l'unico genitore a vivere situazioni come questa. Ce ne sono tanti, che a causa di una logica folle, che coinvolge un intero sistema che dovrebbe tutelare gli affetti e invece li distrugge, hanno perso ogni contatto con i propri figli. Casi nei quali si mostra tutta la paradossalità della nostra cultura - una cultura che vive nella logica di identificare nelle separazioni e nel conflitto la soluzione ai conflitti e alle separazioni. Qualcuno adesso farà il possibile per "utilizzare" quanto scritto qui al fine di ricavarne indizi utili per sostenere l'accusa di maltrattamenti familiari da me perpetrati ai danni di mia moglie. Ripeto: c'ero ma non ho maltrattato nessuno. Sono un non violento di natura… Lo affermo con ogni mia forza anche se tutto questo poco importa a questi signori. Adesso ci sarà chi si accanirà su queste pagine, sui loro contenuti inviati alle autorità di ogni parte d'Italia. Non dimentichino questi signori di rilevare che il contenuto di queste pagine non risulta in nessun modo persecutorio nei confronti di mia moglie. La maggior parte di quanto sta scritto chiama le autorità e la coscienza popolare ad indagare sull'operato di associazioni - le più disparate - che sono veri e propri centri di potere in cui la parola denaro sostituisce in modo totalizzante qualsiasi principio di etica condivisibile. Ciò che mi fa insistere in questa battaglia è l'amore che nutro per mio figlio e che è grande in maniera inimmaginabile… è il ricordo delle parole di Kennedy: "prima di chiedere cosa puo' fare il Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese"… è il senso che sta in poche parole: chi ha vissuto solo per se', ha sprecato una vita"…

ATTENZIONE! QUI SI PARLA DI DELITTI COMMESSI SULLA PELLE DI UN BAMBINO DI 2 ANNI
AL QUALE
ASSOCIAZIONI DI VECCHIE FEMMINISTE E ISTITUZIONI COMPIACENTI (MA NESSUN GIUDICE!) HANNO TOLTO IL PADRE, LA CASA, I GIOCHI, LA FAMIGLIA, CALPESTANDO OGNI SUO PIU' ELEMENTARE DIRITTO INTERNAZIONALMENTE RICONOSCIUTOGLI E COSTRINGENDOLO A VIVERE DAL 4 SETTEMBRE 2006 ALL'INTERNO DI 2 DIVERSI CENTRI ANTIVIOLENZA, TENUTO NASCOSTO, COME UN PERSEGUITATO. SI PARLA DI MIO FIGLIO CHE LA MADRE, GIAPPONESE E SICURAMENTE DISORIENTATA DALLO SCIBILE ABERRANTE ABILMENTE PROPOSTOGLI, HA PORTATO CON SE' CONSEGNANDOSI E CONSEGNANDOLO NELLE MANI DEI "CARNEFICI". NESSUNO AVEVA IL POTERE DI FARE QUELLO CHE E' STATO FATTO. SI TRATTA DI UN CASO TUTT'ALTRO CHE ISOLATO E CHE RIENTRA - QUALE ESEMPIO CONCRETO E TANGIBILE - NEL CRESCENTE E ALLARMANTE ATTACCO ALLA FAMIGLIA E ALLA FIGURA PATERNA IN ATTO NELLA NOSTRA SOCIETA'. 

LE NOTIZIE DI REATO INOLTRATE ALLE A.G. PRESSO VARI TRIBUNALI ITALIANI CHE APRONO L'IPOTESI DEL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO 
(Art. 110 c.p.p.) [Associazione a delinquere] 




APPELLO A TUTTI I MEZZI DI INFORMAZIONE E AGLI ORGANI CENTRALI DELLO STATO
(on line)

PUBBLICAMENTE INVITO E DIFFIDO COLORO CHE SONO COINVOLTI NEL REATO DI SOTTRAZIONE E/O SEQUESTRO DI PERSONA AD ADOPRARSI AFFINCHE' QUANTO FINO AD ORA ACCADUTO NON POSSA IN ALCUN MODO AGGRAVARSI. I RESPONSABILI E I COMPLICI DI UNA EVENTUALE SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE SARANNO PERSEGUITI PENALMENTE E CIVILMENTE.

SI DIFFIDANO ASSOCIAZIONI E PERSONE A MANTENERE NASCOSTO IL DOMICILIO DI MIO FIGLIO ILLEGALMENTE SOTTRATTO ALLA SUA CASA E AI SUOI AFFETTI DALLA MADRE IN DATA 04 SETTEMBRE 2006. CHIUNQUE COLLABORERA' CON LA MADRE NEL REATO DI SOTTRAZIONE DI MINORE, A QUALSIASI LIVELLO, SARA' DENUNCIATO E QUERELATO PER CONCORSO NELLO STESSO REATO P.P. ART 574 E/O 605 C.P.

Puoi contribuire ad ottenere chiarimenti scrivendo al Sindaco di Firenze.
Puoi inviargli una mail cliccando qui! (Il testo proposto è, ovviamente, modificabile).


S.O.S. SALVIAMO IL MIO
BAMBINO di 23 MESI - SALVIAMO QUESTO STATO ITALIA


DA ORGANIZZAZIONI CHE CON IL PLACET E LA BENEDIZIONE DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE AGISCONO FUORI DA OGNI LEGGE FORTI DI COPERTURE POLITICHE, POLITICI CHE AVREBBERO INVECE IL SACROSANTO DOVERE DI INDAGARE, DENUNCIARE SITUAZIONI COME QUELLA CHE VEDE COINVOLTO MIO FIGLIO DI APPENA 23 MESI VITTIMA DI INTERESSI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LO "SBANDIERATO" INTERESSE DEL MINORE.

>>> SECONDO VOI - ITALIA 1 - 17-11-2006 - Vedi il filmato <<<
Varie versioni del filmato: adsl best  |  adsl low  |  dial_up 32  |  dial_up 64  |  dial_up 128


SECONDO VOI - 17 11 2006 - italia 1
Intervista a cura di Cristina Scanu - In studio Paolo del Debbio

SINDACO DOMENICI, COMUNE DI FIRENZE, PROVINCIA DI FIRENZE, REGIONE TOSCANA
PRENDETE UNA POSIZIONE, RISPONDETE A QUESTO APPELLO, E’ UN VS. DOVERE COME GARANTI DELLA LEGGE PRESSO LE ISTITUZIONI DOVE SVOLGETE INCARICHI CHE VI COINVOLGONO NELLE RESPONSABILITA’ PER QUANTO STA ACCADENDO! VOI AVETE FINANZIATO E SOSTENUTO L’ASSOCIAZIONE
ARTEMISIA DI FIRENZE, VOI DOVETE DARCI UNA RISPOSTA SU QUANTO STA ACCADENDO.

IL SINDACO DELLA CITTA' DI FIRENZE, LEONARDO DOMENICI, E' AL CORRENTE DI TUTTO QUANTO STA ACCADENDO MA NEMMENO SI E' PRESO IL TEMPO DI ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETA' (SINCERAMENTE, ALMENO QUESTO, ERA ATTESO!!)

LA STAMPA CITTADINA E NAZIONALE SEMBRA VOLER IGNORARE QUESTA VICENDA, RELEGANDOLA - IN MODO IMPROPRIO - NEI RANGHI DI UNA SEMPLICE LITE CONIUGALE.

QUESTO APPELLO E' STATO INVIATO A TUTTI LE PRINCIPALI ISTITUZIONI, SIA CITTADINE CHE REGIONALI E NAZIONALI. 

BASTA CON LO SCELERATO BUSINESS ESISTENTE ATTORNO AI NOSTRI FIGLI!

BASTA! AI FINANZIAMENTI AD ASSOCIAZIONI (ONLUS O NON ONLUS, TANTO POCO CAMBIA!) CHE PERSEGUONO OBIETTIVI NON ALLINEATI CON IL BENE COMUNE E CHE VIOLANO I PRINCIPI COSTITUZIONALI.
BASTA CON I FINANZIAMENTI AI "RINOMATI" "CENTRI DELLE DONNE", QUANDO QUESTE ASSOCIAZIONI RISULTINO VERE E PROPRIE LOBBY CHE, IN VIRTU DELLA CAPACITA' DI ESERCITARE PRESSIONI SULLE ISTITUZIONI, RITENGONO DI POTER CALPESTARE E CALPESTANO I DIRITTI DEI CITTADINI!

LA SITUAZIONE RISULTA DI EMERGENZA NAZIONALE IN QUANTO LE STESSE ISTITUZIONI TUTTE RISULTANO ESSERE AL CORRENTE DI QUANTO OPERATO DA QUESTE ASSOCIAZIONI, COMITATI Ecc. ecc. ( IN TOSCANA CON UNA PRESENZA PIU' FORTE CHE ALTROVE, SEMBRA..),  MA ANZICHE' PRENDERNE LE DISTANZE CONTINUANO AD ALIMENTARNE L'ESISTENZA E L'OPERATO A MEZZO FINANZIAMENTI PUBBLICI E CON INIZIATIVE VOLTE A RAFFORZARNE L'IMMAGINE. 

MIA MOGLIE E MIO FIGLIO DI 23 MESI SONO

SCOMPARSI DAL 4 SETTEMBRE 2006

Come si evince dalla relazione della Questura di Firenze

UN'ASSOCIAZIONE CITTADINA TIENE SEQUESTRATO MIO FIGLIO E RECENTEMENTE - NON CONOSCO LE RAGIONI DI QUESTO - HA TRASFERITO, HA FATTO IN MODO DI TRASFERIRE O A LASCIATO CHE MIA MOGLIE TRASFERISSE MIO FIGLIO A ROMA PRESSO ANALOGA ASSOCIAZIONE INTERPONENDO TRA ME E MIO FIGLIO UNA DISTANZA DI 300 Km, ALLONTANANDOLO - DOPO AVERLO SOTTRATTO ALLA SUA CASA, A SUO PADRE E AI SUOI AFFETTI - ANCHE ALLA SUA CITTA'

Nella stessa relazione della Questura si legge che a seguito di un colloquio con personale dell'Associazione svoltosi con mia moglie in data 01/09/2006, in quell'occasione fu decisa la data (04/09/2006) in cui mia moglie avrebbe dovuto allontanarsi da casa con mio figlio per essere accolta all'interno dell'Associazione. Nonostante il grave pregiudizio per il minore, rilevato in tutta evidenza dal Tribunale dei Minorenni di Firenze, nessuno, l'Associazione che si occupa di tutela di minori, non mi ha mai fatto sapere niente né si è mai adoprata- pur facendo parte questo compito della Sua missione a tutela dell'integrità psico-affettiva dei minori, affinché mio figlio non subisse il trauma dello sradicamento dalla sua residenza affettiva e della interruzione improvvisa del suo rapporto con il padre. SCOMPARSO NEL NULLA...

 

CODICE PENALE
[...omissis...]

Capo III: DEL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO

[associazione per delinquere n.d.r.]

Art. 110 Pena per coloro che concorrono nel reato
Quando piu' persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti.

Art. 111 Determinazione al reato di persona non imputabile o non punibile
Chi ha determinato a commettere un reato una persona non imputabile, ovvero non punibile a cagione di una conduzione o qualita' personale, risponde del reato da questa commesso, e la pena e' aumentata. Se si tratta di delitti per i quali e' previsto l'arresto in flagranza, la pena e' aumentata da un terzo alla meta' (1) .
Se chi ha determinato altri a commettere il reato ne e' il genitore esercente la potesta', la pena e' aumentata fino alla meta' o, se si tratta di delitti per i quali e' previsto l'arresto in flagranza, da un terzo a due terzi (2).
(1) L'originario unico comma e' stato cosi' modificato dall'art. 11, D.L. 13 maggio 1991, n. 152.
(2) Comma aggiunto dall'art. 7, D.L. 31 dicembre 1991, n. 419.


Art. 112 Circostanze aggravanti
La pena da infliggere per il reato commesso e' aumentata:
1) se il numero delle persone, che sono concorse nel reato, e' di cinque o piu', salvo che la legge disponga altrimenti;
2) per chi, anche fuori dei casi preveduti dai due numeri seguenti, ha promosso od organizzato la cooperazione nel reato, ovvero diretto l'attivita' delle persone che sono concorse nel reato medesimo;
3) per chi, nell'esercizio della sua autorita', direzione o vigilanza, ha determinato a commettere il reato persone ad esso soggette;
4) per chi, fuori del caso preveduto dall'articolo 111, ha determinato a commettere il reato un minore di anni 18 o una persona in stato d'infermita' o di deficienza psichica, ovvero si e' comunque avvalso degli stessi nella commissione di un delitto per il quale e' previsto l'arresto in flagranza (1).
La pena e' aumentata fino alla meta' per chi si e' avvalso di persona non imputabile o non punibile, a cagione di una condizione o qualita' personale, nella commissione di un delitto per il quale e' previsto l'arresto in flagranza (2).
Se chi ha determinato altri a commettere il reato o si e' avvalso di altri nella commissione del delitto ne e' il genitore esercente la potesta', nel caso previsto dal numero 4 del primo comma la pena e' aumentata fino alla meta' e in quello previsto dal secondo comma la pena e' aumentata fino a due terzi (3).
Gli aggravamenti di pena stabiliti nei numeri 1, 2 e 3 di questo articolo si applicano anche se taluno dei partecipi al fatto non e' imputabile o non e' punibile.
(1) Numero cosi' sostituito dall'art. 11, D.L. 13 maggio 1991, n. 152.
(2) Comma aggiunto dall'art. 11, D.L. 13 maggio 1991, n. 152.
(3) Comma aggiunto dall'art. 7, D.L. 31 dicembre 1991, n. 419.


Art. 113 Cooperazione nel delitto colposo
Nel delitto colposo, quando l'evento e' stato cagionato dalla cooperazione di piu' persone, ciascuna di queste soggiace alle pene stabilite per il delitto stesso.
La pena e' aumentata per chi ha determinato altri a cooperare nel delitto, quando concorrono le condizioni stabilite nell'articolo 111 e nei numeri 3 e 4 dell'articolo 112.

Art. 114 Circostanze attenuanti
Il giudice, qualora ritenga che l'opera prestata da taluna delle persone che sono concorse nel reato a norma degli articoli 110 e 113 abbia avuto minima importanza nella preparazione o nell'esecuzione del reato, puo' diminuire la pena.
Tale disposizione non si applica nei casi indicati nell'articolo 112.
La pena puo' altresi' essere diminuita per chi e' stato determinato a commettere il reato o a cooperare nel reato, quando concorrono le condizioni stabilite nei numeri 3 e 4 del primo comma e nel terzo comma dell'articolo 112 (1) .
(1) Comma cosi' modificato dall'art. 7, D.L. 31 dicembre 1991, n. 419.

Art. 115 Accordo per commettere un reato. Istigazione
Salvo che la legge disponga altrimenti, qualora due o piu' persone si accordino allo scopo di commettere un reato, e questo non sia commesso, nessuna di esse e' punibile per il solo fatto dell'accordo.
Nondimeno, nel caso di accordo per commettere un delitto, il giudice puo' applicare una misura di sicurezza.
Le stesse disposizioni si applicano nel caso di istigazione a commettere un reato, se la istigazione e' stata accolta, ma il reato non e' stato commesso.
Qualora la istigazione non sia stata accolta, e si sia trattato d'istigazione a un delitto, l'istigatore puo' essere sottoposto a misura di sicurezza.

Art. 116 Reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti
Qualora il reato commesso sia diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti, anche questi ne risponde, se l'evento e' conseguenza della sua azione od omissione.
Se il reato commesso e' piu' grave di quello voluto, la pena e' diminuita riguardo a chi volle il reato meno grave.

Art. 117 Mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti
Se, per le condizioni o le qualita' personali del colpevole, o per i rapporti tra il colpevole e l'offeso, muta il titolo del reato per taluno di coloro che vi sono concorsi, anche gli altri rispondono dello stesso reato. Nondimeno, se questo e' piu' grave, il giudice puo', rispetto a coloro per i quali non sussistono le condizioni, le qualita' o i rapporti predetti, diminuire la pena.

Art. 118 Valutazione delle circostanze aggravanti o attenuanti
Le circostanze che aggravano o diminuiscono le pene concernenti i motivi a delinquere, l'intensita' del dolo, il grado della colpa e le circostanze inerenti alla persona del colpevole sono valutate soltanto riguardo alla persona cui si riferiscono.
Articolo cosi' sostituito dalla L. 7 febbraio 1990, n. 19.

Art. 119 Valutazione delle circostanze di esclusione della pena
Le circostanze soggettive, le quali escludono la pena per taluno di coloro che sono concorsi nel reato hanno effetto soltanto riguardo alla persona a cui si riferiscono.
Le circostanze oggettive che escludono la pena hanno effetto per tutti coloro che sono concorsi nel reato.

 

 

IPOTESI INQUITENTE

IL CIRCUITO DEL DENARO
IN ASSENZA DI “CONFLITTO DI INTERESSE”
ALL'INTERNO DI RETI ONLUS CREATE AD HOC.

 

  • CIRCOSTANZE
    SITUAZIONE CONFLITTUALE O DI GENERICAMENTE DI CRISI TRA CONIUGI O CONVIVENTI CON FIGLI IN CUI LA DONNA NON LAVORA O HA UN REDDITO INSUFFICIENTE A GARANTIRE I PROPRI FABBISOGNI O COMUNQUE UN TENORE DI VITA RITENUTO SODDISFACENTE.

  • IPOTESI DI ATTUAZIONE
    SE LA DONNA SI RIVOLGE AD UN CENTRO ANTIVIOLENZA O ASSOCIAZIONE DELLA RETE (E' PARTICOLARMENTE INQUITANTE ANCHE LA CONSTATAZIONE CHE I CENTRI ANTIVIOLENZA A TUTELA DELLA DONNA SIANO QUASI TUTTI SE NON LA TOTALITA' STRUTTURE DITIPO PRIVATO (Associazioni onlus ecc.) LA PROSPETTIVA CHE IL CENTRO DI ACCOGLIENZA PARE AVERE E’ LA SEGUENTE: 

    RITORNI FINANZIARI IN CASO DI INTERVENTO:

  • INTROITI A CONSUMO (UN TANTO PER CASO TRATTATO) PROVENIENTE DA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. 

  • OTTENIMENTO PER LA DONNA DEL PATROCINIO GRATUITO SPESE LEGALI (SOVVENZIONE STATALE)

  • MESSA A DISPOSIZIONE DELLA DONNA ACCOLTA DAL CENTRO ANTIVIOLENZA DI LEGALI, TRA L’ALTRO CON CONOSCENZE SPECIFICHE DELLE DINAMICHE DEL CONFLITTO FAMILIARE E DEL SUCCESSIVO ITER GIUDIZIARIO.

  • MESSA A DISPOSIZIONE DI PERITI E CONSULENTI DI PARTE ANCHE FACENTI PARTE DI STRUTTURE “VICINE” LE QUALI POTRANNO GODERE DEGLI STESSI FINANZIAMENTI O DI FINANZIAMENTI PARALLELI PER IL SOSTEGNO AI SOGGETTI (MADRE-FIGLI) ALL’INTERNO DI STRUTTURE IN CUI SI AVVICENDANO PSICOLOGI, PSICHIATRI, OLTRE AD UNA NUMEROSISSIMA VARIETA' DI OPERATORI.

DA QUANTO SOPRA DERIVA LA CONSTATAZIONE EVIDENTE CHE LA ESACERBAZIONE DI EVENTUALI PROBLEMI ALL’INTERNO DI “COPPIE A RISCHIO” IN CUI IL SOGGETTO FEMMINILE SIA IN QUALCHE MODO ENTRATO IN CONTATTO CON UNO DEI CENTRI MENZIONATI RAPPRESENTA UNA VERA E PROPRIA MINIERA DI DENARO A CUI, LE STRUTTURE DI ASSISTENZA PRIVATE, IN RACCORDO CON QUELLE PUBBLICHE, POTRANNO ATTINGERE FACILI E LUCROSE OCCASIONI DI LAVORO TRA L'ALTRO FINANZIATE DIRETTAMENTE DALLO STATO.

 

 

Leggi il forum!  --->  FORUM

E' UNA QUESTIONE DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
Art. 13
[Parte prima: Diritti e Doveri dei cittadini; Titolo I: Rapporti Civili]
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

***************************

Art. 28
[ Parte prima: Diritti e Doveri dei cittadini; Titolo I: Rapporti Civili ] 

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

*********************
Codice Penale
Art. 574 Sottrazione di persone incapaci
Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente, al genitore esercente la patria potesta', al tutore, o al curatore, o chi ne abbia la vigilanza o la custodia, ovvero lo ritiene contro la volonta' dei medesimi, e' punito, a querela del genitore esercente la potesta' dei genitori, del tutore o curatore, con la reclusione da uno a tre anni.
Alla stessa pena soggiace, a querela delle stesse persone, chi sottrae o ritiene un minore che abbia compiuto gli anni quattordici, senza il consenso di esso, per fine diverso da quello di libidine o di matrimonio.
Si applicano le disposizioni degli artt. 525 e 544.

L'ASSOCIAZIONE CHE SI PROPONE NOBILI INTENTI CONTRO LA VIOLENZA NON HA IL DIRITTO DI OPERARE IN DEROGA A QUANTO COSTITUZIONALMENTE PREVISTO! MA LO STA FACENDO IN NOME DI PRINCIPI CHE I PROPRI RESPONSABILI RITENGONO, EVIDENTEMENTE,  "SUPERIORI". STA VIOLANDO PALESEMENTE LA COSTITUZIONE IMPEDENDO A MIO FIGLIO DI AVERE UN NORMALE RAPPORTO CON SUO PADRE. 

NON POSSONO E NON POTRANNO - L'ASSOCIAZIONE E CHI ALTRO SIA COINVOLTO IN QUESTA VICENDA - SCARICARE LE PROPRIE RESPONSABILITA' SU MIA MOGLIE, MAMMA DI MIO FIGLIO.  L'ANALISI DELLA CRONOLOGIA IN CUI I FATTI RISULTANO ESSERSI SUCCEDUTI DEPONE A TOTALE FAVORE DI UNA PREMEDITAZIONE DEL REATO DI SOTTRAZIONE O SEQUESTRO DI PERSONA INCAPACE.

 

IO E MIA MOGLIE SIAMO SPOSATI. ALLA DATA DEL 4 09 2006 NON ESISTEVA NESSUNA ISTANZA DI SEPARAZIONE. IN QUESTO CONTESTO L'UNICO ISTITUTO CHE RICONOSCO E' QUELLO DELLA FAMIGLIA,  GIURIDICAMENTE ESISTENTE NELLA SUA FORMA DI DIRITTO SANCITA DAL MATRIMONIO.

 

NESSUNO - TRANNE L'AUTORITA' GIUDIZIARIA IN PRESENZA DI CIRCOSTANZIATE MOTIVAZIONI - AVEVA IL DIRITTO DI FARE NE' AVALLARE CIO' CHE E' STATO FATTO E DI CUI L'ASSOCIAZIONE, OLTRE AD ESSERNE INFORMATA, E' STATA PARTE DECISAMENTE ATTIVA.

MAI MI SONO STATI COMUNICATI NE' DOMICILIO NE' MAI MI E' STATA DATA LA POSSIBILITA' DI INCONTRARE MIO FIGLIO

NE IO NE' I MIEI AVVOCATI SIAMO A CONOSCENZA DI QUALSIASI PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO CHE AUTORIZZASSE CHI HA AGITO AD AGIRE IN TAL SENSO, OSSIA QUANTOMENO "AIUTANDO" MIA MOGLIE A COMPIERE IL REATO DI SOTTRAZIONE DI PERSONA INCAPACE (Art. 574 c.p. e/o 605 c.p.)

NON ESISTONO LEGGI SPECIALI CHE AUTORIZZINO ORGANIZZAZIONI E PERSONE AD AZIONI E A SOLLECITAZIONI IN CONTRASTO CON LA LEGGE DELLO STATO ITALIANO (CHE A SUA VOLTA DEVE RISPONDERE AI REQUISITI COSTITUZIONALI). L'ALLONTANAMENTO DI MIO FIGLIO DALLA CASA FAMILIARE E' E RESTERA' UN REATO PER CHI LO HA COMMESSO COSI' COME PER CHI HA AGEVOLATO E RESO POSSIBILE IL PERFEZIONAMENTO DELL'AZIONE ILLEGALE. NON CONTANO, PERDONO FORZA E SIGNIFICATO, REGOLAMENTI, PROGETTI, INTENTI, SE SI PRESCINDE DAL RISPETTO DELLA LEGGE.

·         L'ASSOCIAZIONE IN QUESTIONE, CHE IN PASSATO HA GODUTO DI IMPORTANTI RICONOSCIMENTI, INTRATTIENE RAPPORTI CON LE PRINCIPALI PUBBLICHE ISTITUZIONI LOCALI E REGIONALI. TUTTO QUESTO GARANTISCE ALL'ASSOCIAZIONE ELEVATI FLUSSI DI DENARO PUBBLICO.

·         E' NECESSARIO CHE LE ISTITUZIONI CHE SOSTENGONO L'ASSOCIAZIONE - IN PARTICOLARE COMUNE, ASL, PROVINCIA DI FIRENZE E REGIONE TOSCANA, DIANO UNA SPIEGAZIONE CHE SIA TRASPARENTE E CHE ALLONTANI LO SPETTRO DELL'ESISTENZA DI ASSOCIAZIONI ALL'INTERNO DELLO STATO CHE VIOLANO LA LEGGE SOLO PERCHE' AMPIAMENTE PROTETTE DA APPOGGI POLITICI DI VARIA NATURA.

·         SONO STATE ESPLICITAMENTE CHIESTE SPIEGAZIONI AL COMUNE, ALL'UFFICIO DEL SINDACO DOMENICI, ALL'ASSESSORE DANIELA LASTRI AI QUALI SONO STATI INVIATI MESSAGGI EMAIL IL CUI TESTO E' STATO FATTO SEGUIRE A MEZZO FAX. ENTRAMBI GLI UFFICI COMUNALI, SOLLECITATI ANCHE TELEFONICAMENTE, NON HANNO DATO ANCORA ALCUNA RISPOSTA. 

Le Autorita' sollecitate con ogni mezzo non intervengono: 
sono stato oltre 2 mesi senza vedere mio figlio e mio figlio di 23 mesi è stato impedito di vedere suo padre!
  Dopo un decreto di rintraccio e un ordinanza del Tribunale dei Minorenni - stante il fatto che mia moglie ha sporto denuncia per maltrattamenti da me asseritamente perpetrati nei suoi confronti, adesso vedo mio figlio 2 ore la settimana, salvo impedimenti di varia natura in grado di ridurre ulteriormente la frequentazione. 

Esiste una denuncia per maltrattamenti presentata in data 11 settembre 2006 da mia moglie - accompagnata e coadiuvata da una assistente dell'Associazione  - contro di me:

Non ho mai commesso maltrattamenti né nei confronti di mia moglie né mai ho avuto comportamenti violenti nei confronti di alcuna persona: la denuncia é falsa! Viene usata come pretesto per giustificare il ricovero di mia moglie e mio figlio in una struttura protetta e - in assenza di provvedimenti giudiziari in tal senso - per impedirmi di vedere liberamente mio figlio. 
In assenza di alcun pericolo sia per mio figlio che per mia moglie, l'Associazione ha altresì invocato questa particolare circostanza che non ricorreva e che non si è mai verificata.

L'Associazione che proprio in virtu' degli interventi e dei progetti "educativi" vede variare i contributi previsti nelle convenzioni con gli Enti Pubblici, risulta "favorita" dall'interpretazione violenta della situazione.

 

CHIEDO DI CONOSCERE I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO E SU QUALI BASI QUESTA VALUTAZIONE POSSA ESSERE STATA ESPERITA. 

CHIEDO INOLTRE RAGIONE, QUALORA L'ASSOCIAZIONE AVESSE COMUNQUE RILEVATO UNO STATO DI PERICOLO PER MIA MOGLIE E MIO FIGLIO (IL PERICOLO, NELLA EVIDENZA DEI FATTI SAREBBE STATO RAVVISATO NELLA MIA PERSONA E NELLA MIA CONDOTTA) LA RAGIONE PER CUI L'ASSOCIAZIONE STESSA NON ABBIA PROVVEDUTO ALL'IMMEDIATO RICOVERO DI MIA MOGLIE IN DATA 01/09/2006 MA ABBIA RINVIATO L'"OPERAZIONE" AL LUNEDI' DELLA SETTIMANA SUCCESSIVA (04/09/2006)

E ANCORA CHIEDO PERCHE' NON SIA STATA INVESTITA, PREVENTIVAMENTE E COMUNQUE ENTRO TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI, L'AUTORITA' GIUDIZIARIA. ALLO STATO DEI FATTI RISULTA CHE L'ASSOCIAZIONE HA TENUTO NASCOSTO MIO FIGLIO (ed insieme a lui mia moglie), SENZA NULLA DENUNCIARE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.

SOLO IN DATA 11/09/2006 (dopo circa una settimana!!!) MIA MOGLIE, ACCOMPAGNATA DA PERSONALE DELL'ASSOCIAZIONE, SI E' RECATA IN QIUESTURA PER PRESENTARE UNA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI PSICOLOGICI E FISICI NEI MIEI CONFRONTI.

CAUSA IL MIO LAVORO CHE MI TENEVA GRAN PARTE DELLA GIORNATA IMPEGNATO IN UFFICIO, MIA MOGLIE AVREBBE AVUTO MODO DI PRESENTARSI IN QUESTURA PER SPORGERE DENUNCIA, ANCHE COADIUVATA DA ASSISTENTI SOCIALI, IN QUALSIASI MOMENTO E A MIA INSAPUTA. OGNI GIORNO MIA MOGLIE USCIVA DI CASA PER RECARSI - TANTO MI E' DATO SAPERE - AI GIARDINI PUBBLICI DOVE MIO FIGLIO AVREBBE POTUTO GIOCARE CON ALTRI BAMBINI COETANEI.

PERCHE' - ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA E SOPRASSEDENDO ALLE DICHIARAZIONI MIE E ALLE TESTIMONIANZE DI AMICI (SIA MIEI CHE DI MIA MOGLIE) CHE ESCLUDONO IN MODO ASSOLUTO QUALSIASI CLIMA DI PREGRESSA VIOLENZA - E' STATA SOLLEVATA LA QUESTIONE DEL PERICOLO IMMEDIATO????

 

PERCHE?

***************************

Anche a seguito e in forza dei seguenti atti da me presentati innanzi all'Autorita' Giudiziaria:

 denuncia di scomparsa di persone presentata in data 04/09/2006, successiva denuncia per sottrazione di minore presentata in data 06/09/2006, successiva querela contro ignoti per concorso nel reato di sottrazione di minore presentata in data 08/09/2006 e denuncia-querela per sequestro di persona presentata in data 27/09/2006

 

CHIEDO PUBBLICAMENTE 

CHE QUESTA INGIUSTIZIA NEI MIEI CONFRONTI E NEI CONFRONTI DI UN MINORE VENGA PERSEGUITA DALLO STATO ITALIANO A CUI LANCIO IL MIO DISPERATO APPELLO DI PADRE AFFINCHE' PROVVEDA ALL'IMMEDIATO DISSEQUESTRO DI MIO FIGLIO E LO RICONDUCA PRESSO L'ABITAZIONE FAMILIARE DA CUI E' STATO ILLEGALMENTE SOTTRATTO IN DATA 04 SETTEMBRE 2006 CON LA COMPLICITA' DELL'ASSOCIAZIONE SUCCITATA. 

CHIEDO INOLTRE CHE VENGANO EFFETTUATE APPROFONDITE INDAGINI SUL MODUS OPERANDI DELL'ASSOCIAZIONE STESSA, MODUS OPERANDI CHE RISULTA ASSOLUTAMENTE INADEGUATO AL CASO CHE MI VEDE COINVOLTO, ESAGERATO PER NON SO QUALE FINE E LESIVO DELLE GARANZIE COSTITUZIONALI MIE E, SOPRATTUTTO, DI MIO FIGLIO.

PUBBLICAMENTE INVITO ALTRESI' COLORO CHE SONO COINVOLTI NEL REATO DI SOTTRAZIONE E SEQUESTRO DI PERSONA AD ADOPRARSI AFFINCHE' QUANTO FINO AD ORA ACCADUTO NON POSSA IN ALCUN MODO AGGRAVARSI. I RESPONSABILI E I COMPLICI DI UNA EVENTUALE SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE SARANNO PERSEGUITI PENALMENTE E CIVILMENTE.

I REATI SONO STATI DENUNCIATI PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE

                                                                                                                                                                                                           Gianni Furlanetto

 

PERSONALMENTE INVITO TUTTI COLORO IN QUALCHE MODO SENSIBILI AL PROBLEMA AD INTERPELLARE LE AUTORITA' PER CONOSCERE QUALE SIA LA RAGIONE PER CUI MIO FIGLIO DI 23 MESI E' COSTRETTO A VIVERE IN UNA STRUTTURA "PROTETTA" A STRETTO CONTATTO CON SITUAZIONI DI ALTO DISAGIO. VI PREGO DI CHIEDERE PERCHE' DA 45 GIORNI A MIO FIGLIO GLI E' IMPEDITO DI VEDERE IL PADRE. DOVE E' LO STATO DI DIRITTO? QUALE COLPA HA MIO FIGLIO PER ESSERE RINCHIUSO IN UNA STRUTTURA NORMALMENTE ADIBITA A VITTIME DI VIOLENZA, LONTANO DALLA SUA RESIDENZA FAMILIARE? PERCHE? CHIEDETELO, VI PREGO!

GIANNI FURLANETTO

da "il Firenze" http://www.ilfirenze.it 

  

 Link al sito fralenuvol.com - forum con interventi sul caso

 

Link al sito papaseparati.it - forum con interventi sul caso

 

Interrogazione Parlamentare dell'On. Maria Burani Procaccini 

 

LINK DI NATURA GIURIDICA PERTINENTI IL CASO

L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL MINORE COME PROVVEDIMENTO EX ART. 330 SS C.C. A SUA TUTELA

 

* CONVENZIONE COMUNE DI FIRENZE - ASSOCIAZIONE ARTEMISIA

* FINANZIAMENTI, COMODATI IMMOBILIARI E ACCORDI TRA PROVINCIA DI FIRENZE E ASSOCIAZIONE ARTEMISIA

 

SCOMPARSI DAL 4 SETTEMBRE 2006

K. MESI 25 SCOMPARSO IL 4 SETTEMBRE 2004


RAPITO DALLA MADRE ASAKO KIMBARA IN DATA 4 SETTEMBRE 2006
CON LA PALESE COMPLICITA' DELL'ASSOCIAZIONE ARTEMISIA DI FIRENZE,

 

COMUNICATO STAMPA DEL 29/09/2006

 

DENUNCIATO SEQUESTRO DI PERSONA PER K. FURLANETTO DI 22 MESI

 

Sta assumendo connotati sempre piu’ oscuri e allarmanti la vicenda legata alla scomparsa di Asako Kimbara e K. Furlanetto, scomparsa avvenuta nella citta’ di Firenze il giorno 4 settembre u.s. .

 

La donna (37 anni, nazionalita’ e cittadinanza giapponesi) scomparve dalla casa in cui risiedeva da oltre tre anni insieme al figlio di 22 mesi in circostanze tutt’ora non chiare i primi giorni di settembre. Era da pochi giorni rientrata da un suo breve viaggio in visita ai parenti in Giappone quando lunedi’ 4 settembre non fece ritorno all’ora di pranzo dopo essere uscita, come ogni giorno, insieme al figlio.

 

Nessun messaggio, nessuna comunicazione è mai giunta ai familiari, in particolare al marito che denuncio’ la scomparsa di moglie e figlio, e che a tutt’oggi ignora cosa possa essere accaduto. Nessuna informazione è mai giunta né dalla moglie né dalle Forze dell’Ordine né dalle Autorità a cui era stato chiesto di occuparsi con la massima urgenza del caso.

 

Sta di fatto che in molti – persone bene informate – ritengono che l’allontanamento non sia un gesto che la donna giapponese possa aver compiuto in modo autonomo.

Unico indizio un telegramma con scritto “mi sono allontanata da casa per proteggere me ed il bambino”. Il telegramma, pervenuto all’abitazione del marito in data 05/09/2006, è risultato non essere stato spedito da persona giapponese e lascia pertanto aperte le ipotesi piu’ disparate circa il coinvolgimento di altre persone che avrebbero – forse approfittando di un momento di debolezza psicologica della donna giapponese – indotto la stessa ad allontanarsi da casa portando via con sé il piccolo K. di appena 22 mesi e pochissime cose. Il marito – interpellato - ha dichiarato che a casa non manca quasi niente: oggetti personali, abiti e giochi del bambino, gioie ed altro… tutto è al proprio posto nell’abitazione di Firenze in via D’Annunzio.

 

Al momento il caso è all’esame della procura di Firenze dove il marito ha fatto ogni tipo di intervento possibile, ovviamente non rassegnandosi all’idea di aver perso in un solo giorno moglie e figlio.

 

Sono state presentate - successivamente alla denuncia di scomparsa del 04/09/2006 - denuncia per sottrazione di minore (denuncia del 06/09/2006) e querela formale contro ignoti per concorso nel reato di sottrazione di minore (08/09/2006) che ha visto il padre improvvisamente privato del piccolissimo ed amato figlio K.

 

Il marito è convinto che moglie e figlio siano finiti vittima di qualche “strano gruppo di assistenza” che, a giudicare da come si sono svolti i fatti,  non sembra proprio operare nella legalità: “pur se al momento non riesco a spiegarmi un eventuale allontanamento volontario di mia moglie – ha asserito Gianni Furlanetto – sono ben consapevole che banali incomprensioni possano talvolta portare una donna a scegliere di allontanarsi se non addirittura a cercare la via della separazione. Basta guardare ai dati statistici – continua Furlanetto – per capire che una eventualita’ del genere andrebbe quasi sempre considerata in questi casi. D’altronde – aggiunge ancora Gianni Furlanetto - è altresì fin troppo facile comprendere che qualsiasi persona con un minimo di conoscenze giuridiche non avrebbe mai potuto suggerire un comportamento quale quello adottato da mia moglie, un comportamento tra l’altro perseguito e punito penalmente oltre che riprovevole dal punto di vista umano”.  

 

Ed è proprio in base ai gravi sospetti e alla mancanza di qualsiasi notizia che possa razionalmente motivare la scomparsa del coniuge  e del minore che ieri sera – il marito di Asako Kimbara e padre di K. - ha sporto una denuncia-querela per sequestro di persona chiedendo agli inquirenti di far luce e di risolvere questo caso che – in primis – vede un bambino di 22 mesi improvvisamente sottratto alla propria casa, alla propria famiglia, all’ambiente  in cui era fin ora cresciuto immerso in tanti giochi e circondato dall’affetto dei genitori, dei nonni paterni e dei cuginetti e compagni di gioco che abitano in appartamenti separati dello stessa palazzina dove fino al 4 settembre scorso vivevano anche il piccolo K. e la mamma Asako. 

 

 

 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 339 5734577 - 055 619514

 

 

 

 

 

 

Con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.

 

 

 

Si allega copia di alcuni importanti documenti relativi al caso

 

 

 E' POSSIBILE SCARICARE I DOCUMENTI IN FORMATO PDF FACENDO CLICK SU QUESTA SCRITTA - DIMENSIONE DEL FILE 2,5 MB circa

 

LEGGETE QUA' DI COSA SERVIZI SOCIALI E ASSOCIAZIONI SONO STATI CAPACI DI FARE IN ITALIA NELL'"INTERESSE" DEI MINORI!
 http://www.falsiabusi.it 

 

INTERRROGAZIONE PARLAMENTARE DELL On. Maria Burani Procaccini ai Ministri Amato e Bindi
sul caso Furlanetto / Associazione Artemisia - Centro delle Donne - di Firenze

----Messaggio originale----
Da: (Collegamento)
Data: 4-nov-
2006 11.11
A: <ansa.firenze@ansanet.it>
Cc: <redazione. (Collegamento)>, <redazione.firenze@agi.it>, <agenzia@asca.it>,
<news@ilvelino.it>, <politico@dire.it>, <redazione@apcom.it>
Ogg:
Burnai interroga Amato e Bindi sul caso Furlanetto: &quot; Non vede il
figlio da due mesi e non sa dove sia&quot;

La sen. Maria Burani
Procaccini , responsabile nazionale famiglie e
minori di Forza
Italia, ha reso noto di aver einviaot un'interrogazione
urgente ai
ministri Amato e Bindi per chiedere:" quali iniziative
intendano
adottare per garantire al sig. Gianni Furlanetto, da Firenze,
il
diritto di avere notizie sul figlio K.., di due anni, e sulla moglie
A....o K.....a , di xx anni, scomparsi il 4 settembre scorso da Firenze
"

Il sig. Furlanetto ha inoltrato regolare denuncia- scrive la sen
Burani Procaccini- e pare che la donna e il bambino siano ospitati al
centro Artemisia . convenzionato con il Comune di Firenze che ospita
quanti hanno subito violenze

La signora A....o avrebbe denunciato il
marito per maltrattamenti- dice Burani- ma tutto ciò deve essere
verificato e non giustifica in alcun modo la scomparsa del minore,
verso
cui il padre ha il diritto ed il dovere di esercitare la sua
potestà

Burani chiede ad Amato di " intensificare i controlli di
polizia e di
assicurare subito al sig. Furlanetto il diritto
inalienabile di visita
al bambino che solo un giudice e per fatti
gravissimi che qui non si
intravedono può revocare " e di " avviare
una verifica all'interno
degli uffici di polizia giudiziaria per
conoscere a che punto sono le
indagini e chi le ha condotte "

Si
tratta di un caso limite- ha detto
Burani - ma non affatto raro, che
conferma come ci sia molto da
lavorare sulla strada dei rapporti
civili in materia di
bigenitorialità.

Presentando il discusso libro
del giornalista Mario
Campanella, " Senza il Bacio della Buonanotte"
( che parla di un
rapporto mancato fra un padre ed un figlio ) a
Caserta, Burani ha
sollecitato " interventi decisi degli organi di
polizia contro i
soprusi come questo "




UNA SPLENDIDA FOTO DI UNA MANIFESTAZIONE CONGIUNTA GESEF - FIGLI NEGATI

* * * * * * * * * * * *

Edizione speciale di Cineclub News - Mensile di Informazione Cinematografica - Autorizzazione del Tribunale di Firenze N. 4524 del 30/11/95 - Direttore Responsabile: Gianni Furlanetto

 

 

LO SLOGAN DI DELL'ASSOCIAZIONE GE.FI.S

Associazione Genitori di Figli Sequestrati

DA UN PASSATO DI INGIUSTIZIE - PER UN FUTURO DI CERTEZZE

affinchè tutti i Bambini possano avere accanto i propri Genitori
  NON CI ARRENDEREMO MAI !!  

Chi non lotta per la Giustizia, con ogni mezzo e ad ogni costo, non la merita!!

RASSEGNA STAMPA A CURA DI GE.FI.S.

 

 

DAL SITO http://www.padri.it


I principali stimoli alla formazione di un movimento sono due: l'oltraggio emotivo e il disagio economico. Ciò che accade durante la separazione copre entrambe le cose. Siamo oltraggiati nei sentimenti fondamentali ed espopriati dei figli  e in più dobbiamo pagare cifre che spesso non abbiamo. Pagare per qualcuno che spesso conta su figli affidati  e casa affidata proprio per essere libera di non lavorare perché mantenuta dall'ex-marito, ridotto alla fame.

OLTRAGGIO N. 1 (OLTRAGGIO EMOTIVO)
I GIUDICI CI PRIVANO , SENZA RAGIONE, DEI FIGLI AL 93% DEI CASI.

OLTRAGGIO N.2 (oltraggio economico)
SIAMO COSTETTI A PAGARE INGENTI SOMME (ANCHE OLTRE IL POSSIBILE) PER CONSENTIRE ALLA DONNA DI VIVERE A SPESE DELL'UOMO. I GIUDICI HANNO STABILITO CHE PER MANTENERE LA DONNA SI PUO' PRELEVARE ANCHE TUTTO IL SALARIO DI UN UOMO.

OLTRAGGIO N. 3  (oltraggio alla credibilita' del padre, oltraggio alla sua dignità morale)
I GIUDICI HANNO SEMPRE CREDUTO ALLA DONNA CHE DICHIARAVA DI NON ESSERE CAPACE DI TROVARE IL LAVORO.  E SONO SEMPRE ACCORSI IN SUO AIUTO (CON I SOLDI DEI PADRI). MA ALLE SPALLE DEL MASCHIO. HANNO STABILITO IL PRINCIPIO CHE AL MASCHIO SI PUO' SOTTRARRE ANCHE TUTTO LO STIPENDIO PER PAGARE LA BELLA VITA AD UNA DONNA. SE UN UOMO  NON RIESCE A TROVARE IL LAVORO PER I GIUDICI IL FATTO NON HA RILEVANZA.

OLTRAGGIO N. 4 (Oltraggio giuridico-morale)
UNA DONNA DICE SEMPRE LA VERITA'  UN MASCHIO DICE SEMPRE  UNA PROBABILE BUGIA.

OLTRAGGIO N. 5 (Oltraggio della Giustizia e della morale)
UNA DONNA PUO' SEMPRE ACCUSARE L'EX PARTNER DI ABUSO SESSUALE VERSO I FIGLI O VIOLENZA SESSUALE CONTRO SE' STESSA.  I GIUDICI CI CREDONO SEMPRE. MA ANCHE QUANDO NON è COSI' è IL MASCHIO CHE DEVE PROVARE LA PROPRIA INNOCENZA E NON LA DONNA CHE ACCUSA A PROVARE LE SUE ACCUSE.

Tutti gli  oltraggi costituiscono una grave violazione dei diritti individuali alla propria vita, a formarsi una famiglia, a raggiungere e mantenere il benessere economico, alla eguaglianza morale e materiale degli individui ed, infine, al diritto insopprimibile di essere padri e di avere una Giustizia giusta.

Nei prossimi aggiornamenti inseriremo ulteriori elenchi di oltraggi contro i maschi ed i Padri perpetrati nella nostra società e nelle aule giudiziarie.

 

 

In molti si chiederanno il significato di queste pagine…: 
a loro rispondo che sono nate in giorni di disperazione e di assoluto sgomento come unica possibile risposta a quanto stava accadendo di fronte ai miei occhi attoniti: l'improvvisa scomparsa di mia moglie e mio figlio di appena 21 mesi.
Mio figlio rapito da mia moglie... mia moglie rapita da qualcosa di più grande di lei.
Qualcosa che a distanza di mesi non riesco ancora ad individuare con precisione; sicuramente qualcosa o qualcuno di cui ella si è affidata ciecamente spinta, con tutta probabilità, da un disagio psichico a cui da sola non riusciva a dare risposta.
Rapita, questo in più certa ipotesi, da faccendieri e professionisti assetati di denaro, strappata via da ideologie aberranti delle quali storie come questa raccontano l'abominevole potere lacerante la vita di innocenti fanciulli.
Sono in tanti a guadagnare dalle tragedie che triturano il cuore dei bambini.
A seguito di quella scomparsa…. un numero di denunce destinato inevitabilmente a crescere. La progressiva presa di coscienza che qualcosa di orribile aveva inghiottito e sta tuttora inghiottendo sentimenti, buon senso… ragionevolezza….
Ieri… 3/05/2007, chi scrive è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti familiari e lesioni personali.
Inutile dire che lo scrivente si dichiara assolutamente innocente…
Non serve adesso….
In fondo non è nemmeno la cosa più importante di tutta questa vicenda.
Molto più importante è prendere atto di quanto è accaduto e sta accadendo….
Arrabbiarsi… sdegnarsi… fare qualcosa perché ciò che è accaduto a me non abbia a ripetersi nei giorni a venire ad altri.
Non sono l’unico padre e nemmeno l’unico genitore a vivere situazioni come questa.
Ce ne sono tanti, che a causa di una logica folle, che coinvolge un intero sistema che dovrebbe tutelare gli affetti e invece li distrugge, hanno perso ogni contatto con i propri figli.
Casi nei quali si mostra tutta la paradossalità della nostra cultura – una cultura che vive nella logica di identificare nelle separazioni e nel conflitto la soluzione ai conflitti e alle separazioni.
Qualcuno adesso farà il possibile per “utilizzare” quanto scritto qui al fine di ricavarne indizi utili per sostenere l’accusa di maltrattamenti familiari da me perpetrati ai danni di mia moglie.
Ripeto: c’ero ma non ho maltrattato nessuno.
Sono un non violento di natura…
Lo affermo con ogni mia forza anche se tutto questo poco importa a certi signori.
Adesso ci sarà chi si accanirà su queste pagine, sui loro contenuti inviati alle Autorità di ogni parte d’Italia.
Non dimentichino - questi signori - di rilevare che il contenuto di queste pagine non risulta in nessun modo persecutorio nei confronti di mia moglie.
La maggior parte di quanto sta scritto qui chiama le Autorità e soprattutto la coscienza popolare ad indagare sull’operato di associazioni – le più disparate – che sono veri e propri centri di potere in cui la parola denaro sostituisce in modo totalizzante qualsiasi principio di etica condivisibile.
Ciò che mi fa insistere in questa battaglia è l’amore che nutro per mio figlio e che è grande in maniera inimmaginabile… così come grande è quello  di tanti altri genitori costretti a vivere analoghe vicende..   E' il ricordo delle parole di Kennedy: "prima di chiedere cosa può fare il Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese"… E' il senso che sta in poche parole: "chi ha vissuto solo per sé, ha sprecato una vita…"

Firenze, 04 maggio 2007 - Gianni Furlanetto

 

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